Entra nella mente di un recruiter
e scopri i 3 errori
da NON fare nel tuo CV!
Nella maggior parte delle aziende solo 1 CV su 4 passerà la prima fase di selezione automatizzata per arrivare alla prova dei 10 secondi.
Alcune statistiche indicano infatti che un recruiter impiega in media 6-10 secondi per decidere se dare una possibilità al CV che sta leggendo.
E se ti mostro 3 candidati, sai dirmi quale passerà la selezione?
Chi di questi 3 candidati passerà i primi due livelli di selezione?
CANDIDATO #1
CANDIDATO #2
CANDIDATO #3
uno di questi 3 profili ti sarà suonato familiare…
Tutti e tre i candidati conoscono l’importanza che ha l’inglese nel mondo del lavoro, e hanno usato 3 strategie diverse per comunicare il proprio livello di inglese nel CV.
Well, voglio svelarti un segreto.
Uno di questi tre candidati esiste davvero, ha ottenuto il lavoro che desiderava e presto potrai scoprire come ha fatto e conoscerlo meglio.
Anzi… forse lo conosci già! 😉
Stand out from the crowd
e sblocca le migliori opportunità!
e sblocca le migliori opportunità!
Hi, I’m Norma
Magari ci siamo già visti su Instagram, YouTube o TikTok dove ho una community di circa 1.5 milioni di followers.
O forse hai ascoltato il mio podcast Audible Originals “From One to Ten”… mentre scrivo siamo già al #1 su Audible!
Sono anche l’autrice di 2 libri bestseller, “NormaL English” e “2-Minute English”.
Vanity Fair mi ha riconosciuta come “L’insegnante di inglese più famosa d’Italia”.
Thanks Vanity Fair!
Tutti questi riconoscimenti mi fanno molto piacere, ma…
La cosa più bella in assoluto, per me, sono i risultati degli oltre 50.000 studenti che seguono i miei corsi di inglese online.
Ho insegnato l’inglese per più di 12 anni, e adoro inventare modi sempre nuovi e innovativi per aiutare le persone a imparare l’inglese in modo Fast, Fun and Fantastic®.
César Rivera
Il suo CV non solo gli ha permesso di diventare un Teacher di riferimento nella nostra scuola, ma gli è anche valso il soprannome di “The CV King” 👑
César è un insegnante di inglese native speaker, ma è anche poliglotta - parla 6 lingue!
I nostri studenti lo adorano e a volte scherzano sulla sua pronuncia… “troppo giusta” 😆
Tra le sue specialità c’è la capacità di farsi capire benissimo dagli studenti ma senza mai “italianizzare” l’inglese.
Preferisce aiutarti a superare le difficoltà direttamente mentre stai imparando (e mentre hai il suo supporto) così non avrai brutte sorprese in real life 😉
Per questo non lo sentirai mai scandire le parole in modo “innaturale” o usare invent al posto di come up with solo per “difenderti” dai temibili phrasal verbs…
Grazie a lui scoprirai che l’inglese - anche parlato da un native - può essere semplice e divertente e non c’è nulla da temere.
Il recruiter ha già il mouse
sull’icona del cestino.
Quando parliamo di CV il mondo si divide in due tipi di mindset, due modi di pensare.
Qualcuno lo vede un po’ come un “modulo delle poste” - qualcosa da compilare rapidamente mettendo dentro le informazioni un po’ come viene, purché ci siano.
Qualcun altro invece lo vive come “il suo capolavoro” - passa notti insonni e interi weekend a crearlo, sente che è la chiave per realizzare i propri sogni di carriera.
Ma c’è una cosa che accomuna questi due tipi di persone…
entrambe attraverseranno la fase “aspetta-e-spera”.
Che tu appartenga al team “modulo delle poste” o al team “capolavoro”, infatti, arriverà il momento di inviare il tuo CV alle aziende for real.
A quel punto il tuo CV avrà circa 10 secondi per convincere i selezionatori a darti un’opportunità.
Il “sintomo” più comune dell’ingresso nella fase “aspetta-e-spera” è questo: ogni mattina ti ritrovi ad aprire l’email con grande speranza e…
Nothing.
Nada.
You hear crickets.
🦗🦗🦗
Ma cosa c’è che non va nel mio CV?
Dopo qualche giorno passato nella fase “aspetta-e-spera”, ogni candidato si accorge che qualcosa non sta andando secondo i piani. 🤔
Magari inizia a riflettere sul fatto che, in un mondo del lavoro veloce e competitivo, le aziende piccole e grandi sono sommerse dalle candidature.
Intuisce che le possibilità di essere notati in quei 10 secondi con un CV tradizionale - anche se molto curato - sono davvero basse.
Ecco allora che si lancia in mille ricerche:
“Cosa mettere assolutamente nel CV”
“Cosa cercano le aziende in un CV”
“CV Europass quando serve?”
E finalmente arriva l’illuminazione!
Sto parlando di quel momento il nostro candidato si accorge che…
vale tutto e il contrario di tutto. 😱
“Il CV deve essere conciso MA completo…”
“Deve farsi notare subito MA non risultare eccentrico!”
“Deve trasmettere la tua personalità MA far capire che sei versatile…”
“Deve essere ordinato, schematico MA anche creativo e unico!”
“Deve seguire un template di supporto MA guai a non personalizzarlo…”
“Va bene indicare il tuo livello di lingua MA serve una versione completamente in inglese!”
Un CV tutto in inglese non serve SOLO per trovare lavoro all’estero?
No.
Certo, un CV in inglese scritto con una mentalità da native diventa indispensabile se stai cercando lavoro all’estero ma questo lo sai già, non è rocket science, right?
Quello che però non tutti sanno è che…
👉 In alcuni settori è una buona mossa presentare il CV in inglese
Yes, anche in Italia. Per esempio il turismo, l’ospitalità, le multinazionali e molti altri. In questi settori vale la regola “English first!”. E cioè?
Vuol dire che un CV in inglese ti permette di attirare subito l’occhio dei selezionatori in questi settori.
Un conto è “dire” di avere un determinato livello di inglese… un conto è dimostrarlo!
👉 La tua azienda cresce, sei pronto a crescere con lei?
Nella prospettiva di affacciarsi sul mercato estero, creare nuovi progetti e fusioni internazionali molte aziende stanno dando la precedenza ai CV scritti in inglese per selezionare i propri collaboratori.
👉 La cultura del lavoro più forward-thinking parla inglese
Ci hai fatto caso? Se hai mai sentito un’azienda parlare del suo approccio innovativo in materia di welfare, di benefits o di work-life balance, di workplace flexibility o employee empowerment…
è probabile che tu abbia sentito questi termini direttamente in inglese… e non è un caso 😉
👉 Puoi lavorare ovunque nel mondo, senza muoverti dall’Italia
La pandemia di COVID-19 ci ha fatto molte brutte sorprese, ma c’è un’opportunità che ha sbloccato e accelerato in modo esponenziale: the possibility to work remotely, cioè lavorare “da remoto”.
Quello che in Italia chiamiamo smart working - a proposito, sapevi che questo termine non esiste nel mondo anglosassone? 😅
⭐ L’opportunità di avere più scelta e valore nel mondo del lavoro.
⭐ L’opportunità di trovare un lavoro pagato meglio e in linea con i tuoi valori.
⭐ L’opportunità di lavorare per una cool company con benefits e flessibilità.
⭐ L’opportunità di trovare lavoro attraverso i portali per careers e nuovi canali.
⭐ L’opportunità di lavorare con le tue passioni e divertendoti.
Chiunque abbia un CV ha bisogno della versione inglese.
Certo, a meno che una persona preferisca rinunciare a tutte queste opportunità!
In effetti… conosci qualcuno in cerca di lavoro che NON sia interessato a questi vantaggi?
Probabilmente è per questo che un certo tipo di posizioni riceve molte più candidature.
La parola agli esperti
Norma ma… chi lo dice?
Per comprendere ancora meglio questo concetto ho pensato di farti ascoltare due voci: la prima è quella dei recruiters, i professionisti che ogni giorno vedono e selezionano decine di CV.
Abbiamo intervistato per te alcuni esperti nell’ambito delle risorse umane.
Ecco cosa ci hanno raccontato!
NOTA: Abbiamo utilizzato dei nomi di fantasia per tutelare l’anonimato di questi professionisti, questo perché le companies per cui lavorano fanno parte del quotidiano di tutti noi e selezionano migliaia di candidati ogni mese.
Un CV in inglese dimostra professionalità e voglia del candidato di mettersi in gioco.
Ricevere un CV in inglese anche per una posizione il cui annuncio è scritto in italiano mi fa valutare positivamente il candidato e mi fa avere la percezione di una persona intraprendente, sicura di sé e delle sue competenze.
A parità di competenze, un candidato con un CV in inglese ha sicuramente più possibilità di proseguire nella selezione.
Sara (nome di fantasia)
Avere un CV in inglese dimostra:
-Professionalità del candidato.
-Competenza effettiva della lingua.
-Importanza data all’inglese da parte del candidato.
Valuto sicuramente in modo positivo un CV in inglese a prescindere dalla posizione. Se si tratta poi di posizioni tech o di marketing e comunicazione il valore diventa ancora più alto.
Un CV in inglese salta subito all’occhio rispetto a quello in italiano innanzitutto perché sono ancora pochi i candidati che lo fanno. Dimostra subito competenza e intraprendenza.
Cristina (nome di fantasia)
Consiglierei a chiunque cerchi lavoro di scrivere un CV in inglese perché il mercato del lavoro si sta evolvendo.
Sempre più aziende guardano ad un panorama internazionale, hanno al proprio interno risorse di nazionalità diverse, vogliono avere al proprio interno risorse con competenze trasversali e la lingua è diventata quasi un must have.
Un CV in inglese ha sicuramente una nota di merito rispetto ad un CV in italiano con esperienze e competenze simili. A colpo d’occhio spicca in mezzo al mucchio.
Da recruiter posso dire che trovare il modo di distinguersi porta poi al colloquio e all’opportunità di essere assunti.
Paolo (nome di fantasia)
Ora che abbiamo messo a fuoco l’importanza di questo strumento,
è il momento di scrivere il tuo CV in inglese!
“Ok Norma, mi hai convinto! Ma… quindi come si fa?” 😱
“Devo avere un livello di inglese supersonico, tipo un C2?” 😭
“Devo pagare un madrelingua per tradurre il mio CV?” 💸
No worries!
Nulla di così complicato - per fortuna. 😅
I 5 problemi tipici
di chi scrive un CV in inglese
Ecco perché la seconda voce che voglio farti ascoltare è la voce degli studenti.
Come puoi immaginare non sono 1, 2 o 3 gli studenti che in questi anni hanno chiesto aiuto per venire a capo del proprio CV in inglese… sono decine!
Li abbiamo letti nei forum, ascoltati nelle nostre community e scoperto i 5 dubbi più comuni. Vediamoli insieme!
➡️ Cosa scrivere ✅
“Devo scrivere un curriculum in inglese, ma non l'ho mai scritto nemmeno in italiano! Mi dite COSA si deve mettere e COME metterlo?”
➡️ Come scriverlo ✒️
“Allora chiedo a chi magari passano sotto mano i CV… consigli? Soprattutto se usare modello EUROPASS, modello EUROPEO, PERSONALIZZATO… qual è il migliore? Sintetico… discorsivo… quali informazioni dare assolutamente?”
“Se qualcuno di voi ha già avuto modo di scrivere il proprio CV in inglese, posso chiedervi se avete trovato qualche tipica espressione da scrivere, per indicare ad esempio i vostri interessi, o che tipo di lavoro vi piacerebbe fare, ecc…? Grazie mille per l’aiuto”.
➡️ Cosa NON scrivere ❌
“Ho tradotto il curriculum da sola e non ho avuto grosse fortune col lavoro. Poi per fortuna ho conosciuto una ragazza italiana che aveva esperienza di risorse umane sia in Italia che a Londra e me l'ha corretto…”
➡️ Tradurre la lingua… e la cultura 🌎
“Devo scrivere in tutta fretta un CV in inglese e mi stavo domandando come "tradurre" i miei titoli di studio.
Voglio dire, il sistema scolastico italiano è differente da quello britannico, per cui laurea di primo e secondo livello non le posso mica tradurre come “first level degree” e “second level degree”!! Sarebbe corretto dire “Bachelor degree of…” e “Master degree of…”?
E stessa cosa per il diploma: se ho studiato da geometra posso scrivere “diploma of surveyor”?”
➡️ Non solo CV! 💡
“Aiuto! La lettera di presentazione è una tragedia! Ormai avrete capito che non sono una che scrive facilmente... lo so che è fondamentale, però è un’impresa titanica tutte le volte. E ad essere sinceri penso che in realtà venga fuori una schifezza.”
Quando ho visto per la prima volta
il suo CV ho detto…
WOW
Non era solo completo e professionale.
Non era solo sintetico, appropriato e senza errori.
Non era solo schematico e insieme creativo ma era…
WOW.
C’è stato qualcosa, nel CV di César, che ha fatto un’impressione particolare sia a me che agli altri qui in Norma’s Teaching.
Direi che non è stata nemmeno una pura questione di skills - in effetti ci era già capitato di valutare altri candidati pieni di esperienza e di competenze - era più qualcosa come…
…un’emozione? ✨
Un misto di sorpresa, curiosità e la sensazione immediata di aver trovato the right one, la persona che stavamo cercando.
Era talmente “giusto” che è stato come incontrare qualcuno che conoscevo da tempo… anche se non ci eravamo mai visti prima!
Ora so che quel CV aveva tutte le carte in regola per ottenere quello che poi abbiamo chiamato
Il fattore-WOW NON è una singola informazione da scrivere nel CV, non è il fatto di aver utilizzato una parola al posto di un’altra o un tipo particolare di template…
Il fattore-WOW è il diverso processo di creazione che César ha utilizzato per dare spessore e valore al suo cv e renderlo davvero… remarkable ✨
Ecco perché ho scelto lui per insegnarti how to stand out from the crowd.
You can stand out from the crowd!
one step closer to your goal!”
César
Hello hello! I’m César and I’m an English teacher!
Conoscevi l’espressione inglese to stand out?
È composta dal verbo to stand, che vuol dire essere in piedi, e out, cioè fuori, e si potrebbe tradurre con “spiccare”, “risaltare”.
To stand out from the crowd vuol dire proprio distinguersi tra la folla!
Immagina una folla di persone, tutte sedute. All’improvviso qualcuno si alza in piedi e… he stands out!
Diventa la persona più visibile e guadagna naturalmente il centro dell’attenzione.
Ora immagina la casella email di un recruiter con 428 CV da esaminare velocemente, tutti più o meno uguali, e poi ce n’è UNO che ferma il tempo per quei 10 secondi…
Ecco, quello è il CV con il WOW factor - you know what I mean?
“Tutto bello César! Ma…
come posso ottenere anch’io questo WOW factor? 🤔
Devo essere un native speaker come te? 😅
Not at all! You just need to trust the process, devi solo fidarti del processo.
La prima cosa da fare infatti è spostare l’attenzione dal risultato (cioè il CV che vuoi ottenere) al processo (il modo in cui arrivi a creare quel CV).
I 3 passaggi principali di questo processo sono…
👉 Conoscere a fondo te stesso e l’azienda.
👉 Selezionare le informazioni da comunicare.
👉 Padroneggiare gli strumenti per comunicarle.
In questo modo potrai valorizzare le skills che sicuramente hai, chiarire cosa stai chiedendo al mondo del lavoro e comunicarlo nel migliore inglese di cui sei capace!
Un CV in inglese con il WOW factor è la chiave di accesso al tuo dream job
there is no one-size-fits-all solution.”
César
Immagina il primo giorno del tuo nuovo lavoro ✨
Magari ti vedi in un ufficio molto classic, in giacca e cravatta…
…o in una start-up giovanissima dove il più “formale” indossa le infradito 😅
Magari ti vedi in giro per il mondo, sempre in movimento, circondato da persone…
… oppure a casa tua con il pc, una tazza di tè e il gatto sempre a farti compagnia 🐈
Il punto non è sapere quale dovrebbe essere - in teoria - una carriera di successo, ma capire cosa davvero fa per te.
Se qualche anno fa avessi dovuto immaginare il lavoro che faccio ora, non ci sarei riuscito… eppure lo adoro!
Attraverso la scrittura del CV puoi:
🎯 Mettere a fuoco cosa è importante per te.
🎯 Dare valore alle tue capacità.
🎯 Non doverti mai più “accontentare”.
Quando avrai messo a fuoco il tuo valore non saranno più solo i datori di lavoro a dover capire se tu sei la persona giusta per loro…
Sarai prima tu a valutare se loro sono le persone giuste per te! 😎
Ecco perché abbiamo creato un metodo completo per aiutarti a trovare il tuo WOW factor.
Siamo super excited di presentarti…
Siamo super excited di presentarti…
CVwow è un corso di 5 moduli creato per darti la cassetta degli attrezzi completa per creare un CV e presentarti con sicurezza al mondo del lavoro in lingua inglese…
Sure, anche se il tuo inglese è a un livello base! 🌱
Attenzione: CVwow non è il classico corso in stile write-this-do-that, scrivi-questo-fai-quello.
È un sistema step by step progettato per accompagnarti nel TUO personale processo di creazione di un CV e sbloccare il TUO personale WOW factor!
Il bello è che potrai utilizzare questo sistema sia che tu abbia già un buon CV scritto in italiano sia che tu parta da zero, from scratch!
